Venerdì sera, ore 21:00 circa, con calma arrivo a Vallelunga dopo aver caricato due moto e un'attrezzatura degna di una trasferta a Laguna Seca.
A quel punto la tensione si calma un po' e prende il sopravvento l'emozione, domani sarò uno dei primi 50 fortunati che proveranno il circuito nella nuova configurazione… Un dubbio mi assale… Ma sarò veramente fortunato oppure vuole solamente dire che sono uno degli azionisti di maggioranza dell'ACI Vallelunga SpA??? 
Bando alle ciance, non importa, l'importante è essere lì e poter finalmente riandare in moto dopo tre mesi di "fermo amministrativo"…
Scarico tutto, un'ultima controllata alla moto, ulteriore spurgo dei freni e stupidaggini varie e poi mi preparo per dormire. La notte passa tranquilla, solo un piccolo pit-stop alle 4:00 per rigonfiare il materasso che si era bucato e mi aveva lasciato a piedi. Fortuna che la sera avevo caricato il compressore! 
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il cambio di direzione si fa tenendo tutta la manopola del gas aperto, senza paura e giù in carena a buttare dentro marce!!! „
La notte scorre veloce e la mattina in piedi presto, sono abbastanza carico, ho proprio voglia di vedere come sarà. Alle 8:30 sbrigo tutte le pratiche burocratiche, mi infilo la tuta, un po' di stretching, che non fa mai male, e poi in sella. Mi dirigo all'ingresso della Pit-lane, ci fanno affiancare tutti e spegnere il motore, dopo cinque minuti ci convocano in un box. Piccolo problema, non ho il cavalletto appresso e sono in mezzo a altre 20 moto, che faccio? Forse se la appoggio al K5 Yoshimura che ho di fianco dovrebbe reggere. No, meglio far spostare altre 5 moto e appoggiarla al muretto. Siamo tutti insieme nel box, e un uomo inizia a parlarci della pista, alle sue spalle c'è una grande planimetria del nuovo tracciato. Ci dicono di stare attenti, forse c'è ancora umidità per terra e poi ci avvertono che dovremo stare dietro agli istruttori almeno i primi giri, ho subito pensato "tanto non è che nei giri successivi potrò mai pensare di riuscire a stargli avanti"… 
In sella di nuovo, finalmente si parte!!! Ci accodiamo tutti quanti e procediamo quasi in fila indiana, prime curve si arriva ai Cimini, da li parte il tratto nuovo e l'emozione sale… Neanche due secondi e l'amara sorpresa, la pista nel tratto nuovo non è umida, è completamente bagnata!!! Continuiamo a procedere quasi a passo d'uomo, io provo a allungare un po' sul rettilineo ma un pensiero mi sovviene: "ho le slick… la pista è TUTTA bagnata nella sua larghezza… dove cavolo freno???". Decido quindi che non è il caso di essere il PRIMO A CADERE SUL NUOVO CIRCUITO, quindi chiudo delicatamente il gas e mi accodo di nuovo. Altri tre o quattro giri e ci fanno uscire, oggettivamente in questo modo non ci si diverte, non si possono neanche scaldare le gomme sulla parte di circuito asciutto, peccato veramente.
Neanche il tempo di dispiacersi che, uscendo dal circuito, ci attendono i responsabili e lì la fantastica scoperta: ci regalano un turno ciascuno a nostra scelta durante i due giorni per poter provare il circuito in condizioni normali!!! Subito predo un turno alle 11:30…
Le due ore passano in un attimo,
dentro di me ho ripassato continuamente il tratto nuovo anche se l'abbiamo percorso a passo d'uomo e non si è potuto capire molto, è ora di rientrare. Ora sono molto meno emozionato e più concentrato, so che devo comunque stare attento, le gomme sono finite già da prima di accendere la moto, oggi sono qui solo per fare una passeggiata e provare il tracciato.
Si parte dai box, rettilineo e curvone come sempre, faccio almeno un giro completo per scaldare le gomme e saggiare la condizione della parte nuova, è completamente asciutta, perfetto, si va! Ripasso sul rettilineo dei box, snocciolando marce come se piovesse, curvone come sempre, le gomme tengono bene, staccata dei Cimini, questa me la ricordo, all'uscita inizia il tratto nuovo, non si prosegue dritti verso la variante e la Trincea ma si piega a sinistra subito dopo il cordolo della Cimini Due.
Ora potrò sciogliere il fatidico dubbio che ci attanagliava: per fare il cambio di direzione verso sinistra la Cimini si potrà fare come prima, cioè in pieno, oppure bisognerà uscire un po' più stretti altrimenti non si riesce a curvare? Nessun dubbio, il cambio di direzione si fa tenendo tutta la manopola del gas aperto, senza paura e giù in carena a buttare dentro marce!!! Forse solo moto vere (tipo Superbike per intenderci) potrebbero avere problemi di potenza che potrebbero portarle verso il cordolo esterno… Questo cambio di direzione è molto importante perché immette su un lungo rettilineo
in leggera salita, se non si esce forte dai Cimini lì ti passano anche gli scooter!


In fondo al rettilineo si scollina leggermente, non conoscendo bene la curva tutti stacchiamo poco dopo i 200 ma senza ombra di dubbio si può staccare almeno ai 150 (per oggi lo lascio fare agli altri). Curva a destra, più o meno come la curva Semaforo solo completamente piatta, si fa nella maniera più classica ritardando un po' l'ingresso e prendendo la corda dopo il centro curva. Unica difficoltà, non si può aprire tutto come sembrerebbe perché la curva è un po' più di 180° e in uscita potrebbe portare fuori. Subito dopo altro rettilineo, praticamente in direzione opposta del precedente, che riporta verso il circuito "vecchio" poco dopo della Seconda Variante. Frenata molto decisa, si arriva veloci perché in discesa, e curva a sinistra ad angolo retto. Curva che trae in inganno, sembra molto lenta quindi si tende a frenare molto, invece (secondo me) si può anticipare un po' l'ingresso e puntare subito il cordolo interno e poi riaprire quasi tutto! In uscita non ci sono
grossi problemi perché li ci si ricongiunge con la parte vecchia del tracciato, praticamente prima della Trincea, e si può "sconfinare" tranquillamente verso l'esterno, il cordolo non c'è ma c'è la parte di pista non più utilizzata! 
Arriva la parte forse più impegnativa e "strana", invece di percorrere la Trincea e andare quindi verso sinistra, si tira dritti in salita, come per puntare verso il rettilineo dei box, e poi appena si scollina la fantastica sorpresa: una staccata da prima/seconda (a seconda dei rapporti) per uno stretto sinistra-destra che riporta in direzione della Semaforo. Questa variante è stata introdotta successivamente, e verrà utilizzata solo dalle moto, perché la Trincea era ritenuta molto pericolosa, essendo una curva in contropendenza (per capirci parabolica al contrario, non verso l'interno ma verso l'esterno), arrivandoci a velocità sostenuta le ruote tendono a scappare via da sotto
…
La variante è molto molto stretta e costringe a una frenata molto brusca, sicuramente si vedranno
molti sorpassi li e forse anche qualche contatto. In uscita il cordolo è piatto per cui percorribile, oltretutto, all'esterno del cordolo,
è stata aggiunta una pavimentazione traforata, come alle Acque Minerali a Imola. Per tale motivo io penso, e ho provato, che questa variante si possa fare abbastanza forte anticipando molto, cercando di tagliarla e arrotondarla il più possibile, come se fosse una curva e non un destra-sinistra, tanto in uscita
si può spalancare e tagliare dritti sul cordolo, o anche fuori. I miei pochi sorpassi dell'altro giorno li ho effettuati proprio così, e nella curva precedente. 
A questo punto potremmo dire che la parte nuova del tracciato sia conclusa, però ci sono almeno altre due cose fondamentali da notare:
- dovendo fare la variante si arriva alla curva Semaforo molto più piano di prima, bisogna riprendere i riferimenti per la staccata.
- oltre alla parte nuova anche tutto il tratto che comprende la Semaforo e il Tornantino sono stati completamente riasfaltati e i cordoli rifatti, fino all'ingresso della Esse dove c'è un cambio netto di asfalto, da quello nero nuovo a quello scolorito vecchio.
Morale della favola, con l'asfalto e i cordoli nuovi finalmente anche il Tornantino può essere considerata una curva a tutti gli effetti, senza doversi preoccupare di traiettorie strane per evitare buche, avvallamenti, tagli nell'asfalto, etc.
Da questo punto in poi la pista è rimasta completamente invariata. Avrebbero voluto riasfaltarla tutta ma hanno detto che poi non sarebbe più stata divertente. 
In sostanza, la parte nuova secondo me è molto divertente, ci si può "sfogare" sui due rettilinei e si può guidare di più nei tratti lenti, però credo proprio che questi ultimi siano forse un po' troppo lenti. In particolare la nuova Variante al posto della Trincea è decisamente stretta e lenta, non credo che sia così tanto più sicura della Trincea stessa, penso che in quel punto sia molto facile fare un dritto o sbagliare la frenata, c'è proprio uno scollinamento e non si vede la pista, e forse ci sarà qualche intoppo. Probabilmente questo tipo di curva è più adatta a un ISAM piuttosto che a una Vallelunga che dovrebbe ospitare il Mondiale Superbike. Ma in fondo se non ci fossero queste "piccole" difficoltà in un circuito che divertimento ci sarebbe? Saremmo tutti dei Valentino Rossi…



Simone